Charlie

Charlie

Wednesday 27 December 2017

Senza Frontiere...

La cittadinanza globale non  c'è.
La cittadinanza Europea non c'è.
Non c'è neanche lo Jus Soli che funziona egregiamente in mezzo mondo.


E adesso votiamo... con tanta fatica.

La mia mappa mentale

La mia mappa mentale. Ci sono rive (e barche per passare da una riva all'altra) ma non confini.


Monday 9 October 2017

Virgilio cercasi


Il mio Paese globale vaga da tempo in una "selva oscura" ed il mio cuore ha paura.
Tre fiere ci chiudono il cammino, tre problemi che non possiamo ignorare:

1. la Sostenibilità
2. la Giustizia
3. la Libertà e la Democrazia

Dobbiamo affrontarle o girarle attorno?

Virgilio cercasi.

Monday 20 March 2017

Il tempo passa...


Mi dispiace dire cose che dicono anche persone che non amo, ma dobbiamo essere chiari: l'abbandono della laicità è il peccato da cui dobbiamo difenderci. L'Islam è un pericolo, come qualunque religione che si diffonde e diventa dominante e liberticida.
In un mondo senza confini, in un mondo in cui siamo tutti cittadini di tutti i paesi, le involuzioni religiose sono un problema in qualunque luogo avvengano. La libertà di un concittadino Egiziano è anche la mia libertà.

Sunday 12 February 2017

Unità nazionale


L'ho già scritto altre volte: io ho pensieri che sono evidentemente "di sinistra", ma ho anche pensieri che a volte mi è capitato di vedere classificati come "di destra".

Ovviamente non me ne faccio un cruccio. Tanto più che credo che tanti altri abbiano lo stesso problema perché la realtà è più complessa dela vulgata delle ideologie. Ma poi la gente si sorprende e - dal momento che non è necessario dire sempre tutto quello che ci passa per la testa - a volte ci controlliamo e diciamo solo quello che possiamo dire.

Però così non funziona. Il ragionamento rimane incompleto e fallace ed è facile vederne i limiti e le contraddizioni. E per di più si lascia che alcune cose sacrosante diventino proprietà ideologica di alcuni che le usano male, e che si trasformino in un canale attraverso cui la gente un po' confusa, si avvicina a movimenti sbraioni che poi ne semplificano e manipolano il pensiero.

Quanti compagni progressisti sono diventati leghisti perché la Lega Nord sembrava l'unica forza che rappresentasse una posizione antinazionale ed il valore dell'autogoverno delle comunità contro il nazionalismo italiano? Un valore che sento mio, come quello dei Catalanisti e degli Scozzesi che ha dato vita a movimenti aperti, moderni e progressisti.

Il problema è che adesso, dopo più di venticinque anni, la Lega Nord ha parso ogni carica progressista e si è trasformata: è diventata la "Lega Italica" che va in piazza con la Meloni a dire le stupidaggini del Popolo del Tricolore, e che ha messo al centro della propria ideologia solo gli aspetti più cupi del suo pensiero originario: la protezione di una società chiusa e uguale a se stessa, il razzismo, l'anti-europeismo. Come la Le Pen e come i fascisti di sempre; come, appunto, la Meloni.

Ma venticinque anni sono lunghi e molti sono cresciuti lì e cambiare è difficile. Molti sono diventati davvero così. Da progressisti a Veneti, da Veneti a Padani, da Padani ad Italiani pronti a difendere i sacri confini della Patria in un mondo che dell'Italia non può che sorridere (o ridere) per la sua insignificanza.

E noi perdiamo l'orizzonte. Abbiamo criticata la Lega solo in nome dell'Unità Nazionale e lei ci ha spiazzato. Adesso il tricolore le piace ed il tema è diventato suo. Adesso che ci sono gli immigrati le vanno bene anche i Romani ed i Terroni.

E invece il tema della decostruzione delle Nazioni ottocentesche, il tema delle autonomie locali in un quadro di regole comuni Europee e mondiali, il tema delle "costituzioni" di organismi politici più ampi e della contemporanea ristrutturazione della rete del potere verso la periferia (verso le città e le regioni) non è più di nessuno. Peccato, perché è un tema progressista ed un vaccino contro le chiacchiere dell'antipolitica.