I seguaci di Erdogan festeggiano e gridano Allah Akbar. Più che uno slogan politico, sembra una malattia mentale collettiva.
Questi non sono democratici e non sono alleati possibili: sono nemici. Bisogna tenerne conto perché sono tanti, troppi, non perché la loro posizione sia rispettabile o legittima. Forse per questo bisognerà mediare, ma l'obiettivo è solo uno: cancellarli insieme a tutto l'estremismo religioso.
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