Charlie

Thursday, 23 June 2016
Stranieri
I nazionalisti Inglesi hanno deciso di uscire dall'Unione Europea.
Non lo hanno fatto per i soldi. Lo hanno fatto per l'ideologia e lo hanno fatto per terrore della diversità e per poter chiudere le porte ai presunti "Stranieri".
Peccato. Evidentemente gli "Stranieri" sono loro.
Thursday, 16 June 2016
Il ché è un punto di partenza di un ragionamento che a tratti mi fa pensare cose che il senso comune qualifica come "di sinistra" (e da sempre mi ci sento bene) e a tratti mi fa pensare cose che sarebbero invece "di destra", una cosa che un po' mi imbarazza.
La prima ovvietà è che qui, come altrove, siamo tutti - in linea di principio - a casa.
Non ci sono passaporti, carte, permessi e timbri che tengano: il mondo è di tutti.
Le migliaia di fratelli, poveri, compagni, disperati, sognatori, sommersi e salvati che attraversano le frontiere appartengono alla categoria del NOI e non alla categoria dell'altro. Noi: la gente che si muove su questo pianeta. Elementi dello stesso insieme. Gente che è dentro e non fuori.
E questo mi sembra facile da pensare e da dire.
Wednesday, 15 June 2016
Cittadini
Non riesco a pensare altrimenti.
Gli Italiani non esistono, e neppure i Francesi, gli Americani, i Russi, i Nepalesi, gli Indonesiani...
Esistono gli Uomini, tutti con gli stessi diritti, e naturalmente anche tutti con gli stessi doveri.
Friday, 19 February 2016
Friday, 13 November 2015
One world
Un mondo. Un mondo solo di gente come noi sull'orlo del baratro. Se non troviamo insieme la soluzione, nel baratro ci cadremo dentro.
Ma la soluzione dov'è? Qual è? Come si trova una soluzione insieme a chi si sente ispirato da un dio violento ed aggressivo?
In questo mondo, che è la nostra casa comune, ci sono regole che devono valere per tutti (o purtroppo non valgono per nessuno).
Sono i diritti, primo tra tutti il diritto alla libertà. La libertà è laica, e chi le nega è un fascista, o un religioso fondamentalista. E negandola si mette fuori dalla convivenza civile e ne sospende le regole. E rinuncia alla sua protezione.
Allah non è più grande. E' diventato una bestemmia ed una minaccia sulla bocca di delinquenti che devono essere sconfitti. Chi lo prega senza essere allo stesso tempo un campione dei principi di libertà, è un ambiguo fiancheggiatore.
Ai Mussulmani liberali e laici (sono certo che esistono, ne conosco...), agli uomini e soprattutto alle donne porto le mie condoglianze. Questi attentati sono contro di voi, contro la vostra voglia di vivere una vita libera. Toglietevi quel velo che vi umilia e buttatelo alle ortiche
L'Europa è laica e non può farsi colpire senza proteggersi e senza reagire. Mi dispiace.
Vive la France
Wednesday, 19 August 2015
Le due repubbliche
Le due repubbliche
Una volta c'erano due repubbliche: una si chiamava
Repubblica di Sempronia e l'altra Repubblica di Tizia. C'erano da tanto tempo,
da secoli, ed erano sempre state confinanti.
I ragazzi di Sempronia, a scuola imparavano che la Sempronia
confinava a ovest con la Tizia, e guai se non lo tenevano a mente.
I ragazzi di Tizia imparavano che la Tizia confinava ad est
con la Sempronia e se non rispondevano giusto su questo punto venivano
bocciati.
In tanti secoli, si capisce, la Sempronia e la Tizia avevano
litigato un'infinita di volte e si erano fatte una decina di guerre a dir poco,
prima con le lance, poi con le colubrine, poi con i cannoni, gli aeroplani, i
carri armati, eccetera. Mica che i Semproniani e i Tiziani si odiassero. Anzi,
quando c'era la pace, i Semproniani si affrettavano a visitare la Tizia e la
trovavano molto bella, e i Tiziani passavano le vacanze in Sempronia, e ci si
trovavano benissimo.
Però i ragazzi, a scuola, studiando la storia, ne venivano a
sapere di tutti i colori sui loro vicini.
Gli scolari di Sempronia leggevano nei loro libri che le
guerre erano sempre scoppiate per colpa della Tizia.
Gli scolari di Tizia leggevano nei loro libri che i
Semproniani avevano più volte aggredito la loro patria.
Gli scolari di Tizia studiavano: — Nella famosa battaglia di
Pensaunpò) i Semproniani furono messi vergognosamente in fuga.
Gli scolari di Sempronia recitavano: — Nella famosa
battaglia di Pocodopo i Tiziani subirono una paurosa sconfitta.
Nei libri di storia di Sempronia erano elencate
accuratamente le malefatte dei Tiziani.
Nei libri di storia di Tizia c'era il registro completo dei
delitti dei Semproniani.
Una bella confusione, vero? Però non e colpa mia. Le cose
stavano cosi, tra quelle due repubbliche, e forse anche tra altre repubbliche che
adesso non mi vengono in mente.
GIANNI RODARI, IL LIBRO DEGLI ERRORI
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