Le Nazioni
sono una profezia che si autoavvera. Per amore o per forza.
Si dice che Massimo D’Azeglio, uno dei padri del cosiddetto “Risorgimento”
Italiano, abbia affermato che "Fatta l'Italia, restavano da fare gli
italiani", e non aveva torto.
Questa frase rotonda e schietta dice una grande verità che D’Azeglio
e i suoi contemporanei sapevano essere tale, e che noi abbiamo invece
dimenticato. Proprio perché D’Azeglio è stato ascoltato, tra scuole, guerre,
sport, emigrazioni, repressione del dissenso e mezzi di comunicazioni di massa,
gli Italiani sono stati fatti e ADESSO esistono. Non sono un granché, però
esistono.
Chissà perché a scuola ce la insegnavano? È che ormai, dopo
un secolo di indottrinamento e qualche milione di morti, “essere Italiani” sembrava
naturale, e la mia povera maestra pensava davvero che l’Idea di D’Azeglio fosse
da interpretare come un invito ad educare “Italiani bravi e colti”, e non
proprio a farli partendo da qualcosa che “italiano” non era.
Ma la storia è capace di logorare in fretta le “verità” non
più adatte ai tempi nuovi, ed oggi, dopo pochi decenni, quella ingenua fiducia
pare quasi fuori dal tempo.
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