Charlie

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Monday 29 September 2014

Vergonya



Rajoy, vergogna, anzi VERGONYA!

Dopo la mia cara Scozia, la discussione tocca la mia adorata Catalunya. Sembra un destino che mi ha fatto vivere in posti con un problema simile.
Può essere che i problemi siano simili, ma è chiaro che non sono simili le soluzioni: c'è chi vota e chi no.
E' chiaro (mi perdonino i miei amici Catalani) che non ho nessuna simpatia per chi vuole fare stati piccoli in un mondo globale, e che non ho nessuna simpatia per chi vede il mondo diviso in "noi" e "loro".
Ma credo che in questo momento chi vede davvero le cose così non sia tanto chi afferma una propria identità locale che si è cercato troppo a lungo di cancellare, ma chi si arrocca dietro il suo vecchio e potente Stato-Nazione, circondandolo di fossati di sacrali "non si può"... Ma perché? Perché no!
La storia fa giri strani, ed io che di identità ne ho personalmente poca, faccio fatica anche a dire dove deve (dovrebbe) andare. Mi perdoni ancora chi mi vuole perdonare: non so se il fatto che la Catalogna sia spagnola o non spagnola sia davvero un bene o un male. Ma chi se ne importa? Una cosa invece mi sembra chiara, che negare a sette milioni di Catalani il diritto di votare e di decidere è un male. E più ancora che "un male", è una stupidaggine che non funziona.
Forse Elisabetta può festeggiare(I mean the Queen), ma non è certo così che Rajoy risolverà il suo problema. Non a lungo per lo meno. Se poi qualcuno (o qualche molti) decideranno allora di dialogare in altro modo, avranno forse torto, ma che non si faccia la faccia sorpresa. E cosa si farà poi? Vedremo gli eserciti del Re di Spagna passeggiare per la Catalogna?

Che sciocchezza Rajoy... quina vergonya!

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